venerdì 28 giugno 2013

Pulire la pelle col Sambuco


Prendete un litro d’acqua bollente e lasciate in infusione due pugni di fiore di Sambuco secchi fino al completo raffreddamento. Filtrate e usate per la pulizia del volto o come aggiunta all’acqua del bagno per la sua azione tonificante, stimolante e rilassante. Una maschera con fiori di sambuco, di tiglio e camomilla serve a ridare luminosità alla pelle. La preparazione non è complessa. Si prendono parti uguali di fiori delle tre piante, li si spezzettano in un contenitore di ceramica e si coprono con acqua bollente lavorandoli con un mestolo di legno fino a creare una poltiglia che viene trasferita, ancora calda, su un supporto di garza o cotone idrofilo che è quindi appoggiato sul volto pulito. Si lascia per una ventina di minuti e poi si toglie con acqua tiepida.

Peeling all'Ananas (per pelle opaca)


Tagliare una fetta d'ananas e passarla nel frullatore dopo averla privata della buccia. Stendere sulla pelle la poltiglia ottenuta e poi toglierla massaggiando delicatamente l'epidermide con la punta delle dita. Sciacquare il viso con acqua tiepida. La bromelina contenuta nell'ananas scioglie il sebo e le cellule morte dell'epidermide operando un'esfoliazione delicata.

martedì 18 giugno 2013

Una Maggiorana contro il catarro

Probabilmente è una delle piante più diffuse nei nostri orti, pur essendo di provenienza asiatica. Stiamo parlando della Maggiorana. Ottima per curare il catarro e contro gli spasmi, svolge anche una efficace azione antibatterica. Ecco alcuni modi per poterla utilizzare al meglio.

Infuso
Ottimo  in caso di dispepsie gastriche causate da dilatazione dello stomaco o da nevrosi. Se inalato è efficace contro la corizza

Preparazione
Prendere da 5 a 10 grammi di fiori e mettere in infusione in 1 litro di acqua.

Polvere
Ottima contro gli umori mucosi

Preparazione
Essiccate le foglie della Maggiorana e polverizzatele

venerdì 3 maggio 2013

Curarsi con le piante: Un girasole contro il mal di stomaco

Curarsi con le piante: Un girasole contro il mal di stomaco: Il Girasole è sicuramente un fiore molto appariscente e incredibilmente bello. Colori intensi che ricoprono campi apparentemente infiniti...

Un girasole contro il mal di stomaco

Il Girasole è sicuramente un fiore molto appariscente e incredibilmente bello. Colori intensi che ricoprono campi apparentemente infiniti e illuminano le campagne. Come tutti sanno, naturalmente, il nome del fiore deriva dalla sua caratteristica principale, quella di girarsi per seguire i raggi del sole.
Ma come ci si cura con i girasoli? Prima di tutto, va detto che nei paese di origine, Messico e Perù, i suoi semi vengono torrefatti per creare un surrogato del caffè. E naturalmente dai suoi semi si ottiene anche il famoso olio che siamo abituati ad utilizzare per preparare conserve e sott'olio. A parte questo, il Girasole ha diverse qualità curative soprattutto come liquore. Ecco come realizzarlo:

Liquore

Ottimo per combattere pleuriti, raffreddori e mal di stomaco.

Preparazione:

Tagliare 50 grammi di gambi a pezzi e lasciarli macerare al sole in una bottiglia contenente 100 grammi di alcool a 95 gradi. Dopo un mese, filtrare e conservare al fresco. Quando si avvertono dolori o si ha il raffreddore, prenderne due cucchiai la mattina a digiuno e tra i pasti diluiti in vino bianco, per una settimana. 

lunedì 29 aprile 2013

Un giuggiolo contro la tosse

Brodo di giuggiole? Certo visto che fa benissimo. A parte gli scherzi, il Giuggiolo è una pianta dalle notevoli proprietà pettorali e diuretiche. Vediamo come utilizzarlo.

Decozione:

Ottimo come calmante della tosse, nei catarri bronchiali e vescicali, nelle irritazioni intestinali.

Preparazione:

Prendere 60 grammi di frutto senza nocciolo e farli bollire per un quarto d'ora in 1 litro di acqua. Bere una tazzina ogni tanto per tutto il giorno, fino alla fine del decotto.


Pasticche:

Piuttosto complicate da preparare. Riporto la ricetta originale. Utili come calmenti della tosse e per i catarri bronchiali e vescicali.

Preparazione:

Prendere 100 grammi di giuggiole peste e farle bollire in 1 litro di acqua. Aggiungere 500 grammi di zucchero. Una volta sciolto lo zucchero, ritirare la decozione dal fuoco e mescolarvi una soluzione preparata a parte con 600 grammi di gomma arabica, sciolta in 1 litro di acqua. Riporre il tutto al fuoco sino all'ebollizione. Successivamente, prima che si raffreddi, colare per panni, decantare, aromatizzare a piacere e colare nelle forme.

domenica 28 aprile 2013

Curarsi con la Frangula

Conoscete la Frangula? Probabilmente se siete amanti delle passeggiate nei boschi sì, ma forse non ne conoscete il nome. Si tratta di un arbusto molto comune nei boschi dell'Italia settentrionale. Come quasi ogni pianta anche la Frangula ha delle doti curative. Principalmente lassative e purgative.

Avvertenza:

Se ne usa la corteccia ma essa contiene un principio emetico che deve assolutamente essere eliminato. Due le possibilità:


1) usare la corteccia vecchia, conservata da qualche anno.
2) usare quella fresca dopo averla scaldata per un pò di tempo a 100 gradi.

Infuso:

Ottimo rimedio contro la stitichezza cronica, specialmente di origine nervosa.

Preparazione:

Prendere da 2 a 5 grammi di corteccia e lasciarla bollire per 25 minuti in 150 grammi di acqua. Lasciar macerare per 4 o 5 ore.

Polvere:

Eccellente rimedio alla stitichezza cronica.

Preparazione:

Polverizzare la corteccia vecchia sino a creare una polvere fina. Somministrarne non più di due grammi.

Elisir di Frangula:

Ottimo rimedio per la stitichezza cronica e nervosa.

Preparazione:

Unire 200 grammi di estratto di Frangula a 500 grammi di elisir di Garus. Aggiungere 400 grammi di sciroppo di arance amare. Assumerne un bicchierino o due alla sera.

Sciroppo lassativo:

Ideale contro la stitichezza.

Preparazione:

Unire 5 grammi di estratto fluido di Frangula a 25 grammi di sciroppo, e aggiungere 50 grammi di sciroppo di arancio.

sabato 27 aprile 2013

Una Pervinca per stare meglio

Facile da trovare nei boschi, dalle montagne al mare, dalla Sicilia alla Corsica, la Pervinca è un'erba dalle insospettate virtù benefiche. Essa infatti ha qualità astringenti, galattofughe, decongestenianti, stimolanti delle funzioni gastriche. Ma in che modo può essere utilizzata? Ecco qualche consiglio.

Infuso:

Ottimo per arrestare la secrezione di latte nelle donne e sciogliere gli ingorghi mammellari. Prezioso come colluttorio per combattere le infiammazioni della bocca e della faringe. Attiva le funzioni gastriche.

Preparazione:

Prendere 30 grammi di pianta fresca oppure 15 grammi di pianta secca e mettere in 500 grammi di acqual. Far Bollire e assumere come infuso o utilizzare come colluttorio.


venerdì 26 aprile 2013

Curarsi con le fragole

Nonostante le temperature impazzite, questo è il periodo delle fragole. Le nostre dolci amiche sono tornate infatti come ogni anno a rendere più dolci i nostri pasti. Eppure considerare le fragole solo un ottimo cibo significa ignorara le mille proporietà benefiche di quest'ottimo frutto. Le fragole infatti hanno eccellenti qualità astringenti, diuretiche, antigottose e detersive. Scopriamo insieme qualche rimedio fai da te per servircene al meglio.

Decozione:

Ottimo per curare i catarri intestinali e per combattere le affezioni della bocca e della faringe con dei gargarismi.

Preparazione:

Sminuzzare mezzo grammo di rizoma di fragola e metterlo in un pentolino con tanta acqua quanto basta per riempire un bicchiere. Fare bollire e coprire per circa 14 minuti. Lasciare raffreddare scoperto e bere oppure usare per fare gargarismi.

Infusione:

Per combattere efficacemente la diarrea cronica

Preparazione:

Prendere 400 grammi di foglie fresche e metterle in un litro d'acqua. Far bollire sino a ridurre l'acqua della metà. Filtrare e prenderne un cucchiaino ogni ora.

Impacchi:

Ottimi contro le ulcere e per far sparire le macchie di rossore dal viso.

Preparazione:

Pestare le foglie fresche di fragola e applicarle sulle ulcere. Per le macchie di rossore sul volto, applicarle su di esse di notte.
 

mercoledì 24 aprile 2013

Curarsi con l'Edera

Siamo abituati a considerare l'Edera una pianta selvatica pericolosa. Tutti sanno infatti che per quanto morbide possano essere le sue foglie, esse si rivelano anche irritanti per la pelle se entrano in contatto con essa. Eppure l'Edera, come la gran parte delle piante esistenti, ha dei principi attivi che se usati a dovere possono rivelarsi utilissimi per la salute dell'uomo.

Infuso d'Edera:

Ottimo contro le tossi persistenti, espettorante e valido rimedio alle bronchiti.

Realizzazione:

Prendete 20 grammi di foglie di edera e mettetele in infusione in un litro d'acqua. Bevetelo tutto nell'arco di una giornata e vedrete validi miglioramenti. Se troppo amaro, addolcitelo con un pò di miele.

Succo spremuto di Edera:

Utile per sedare la tosse.

Realizzazione:

Spremete le foglie fresche e aggiungetene da 30 a 50 grammi ad altrettanto sciroppo di zucchero. Non superate questa dose giornaliera

Oleolito di Edera

Ottimo rimedio per combattere la cellulite.

Realizzazione:

Fate macerare per qualche giorno le foglie fresche di edera in un barattolo di vetro, ricoprendole di olio. Quando l'oleolito sarà pronto applicatelo con massaggi dapprima lenti e poi sempre più vigorosi, sulla zona da trattare. In pochi giorni vedrete dei miglioramenti.